Ricordo ancora la prima volta in cui ho detto a qualcuno che volevo diventare una truccatrice. La sua risposta mi è rimasta impressa come un tatuaggio emotivo:
“Ma cosa dici? Non si guadagna con questo lavoro.”
E lo diceva una persona che lavorava duramente per guadagnare, in un mese intero, meno della metà di ciò che oggi io posso guadagnare in una sola giornata.

All’epoca ero “solo una mamma”. Preparavo torte, accompagnavo i figli a scuola, alle vaccinazioni, alla vita. Eppure, quel “solo” pesava tantissimo.
Mi sembrava di aver perso un pezzo di me, un’identità. Non avevo mai avuto un lavoro che mi appassionasse davvero, e l’idea di fare qualcosa per tutta la vita senza amarlo… mi soffocava.

Ero una sognatrice con tante passioni. Per un periodo ho persino pensato di fare interior design, perché abbellire l’ambiente mi ha sempre fatto emozionare. Ma forse, per il fatto che mi ero sempre truccata con amore e avevo due figlie adolescenti, alla fine il trucco mi ha conquistata.

Mi ricordo perfettamente l’emozione del mio primo corso: non sapevo nulla. Non sapevo cos’era una mezzaluna, non sapevo sfumare. E no, non sono mai stata “talentuosa”.

Ma sai cosa ho avuto sempre?

Una voglia matta di imparare.

Negli anni successivi, ho continuato a studiare, a provare, a sbagliare, sempre con quella sensazione di essere un pesce fuor d’acqua. Ci mettevo più tempo delle altre a capire certi concetti, e questo mi faceva sentire inferiore.

Ricordo ancora un corso a Milano, nel 2017. Ero così tesa che non riuscivo nemmeno a truccare. Credo di aver smesso persino di respirare, tanto che mi mancava l’aria.
Rivedermi in quella scena oggi mi fa tenerezza. A volte mi chiedo: “Perché ero così nervosa?” Forse perché ci tenevo davvero tanto.

Dopo quel corso, ero così delusa che avevo deciso di smettere. Eppure, il destino aveva altri piani.
Un giorno sono passata per caso davanti allo studio di un fotografo nel mio paese. Stava per iniziare un corso di fotografia. Ho deciso di iscrivermi, solo per distrarmi dalla mia delusione…
E da lì è cominciato tutto. Ma questa è un’altra storia, ve la racconterò in un’altra puntata.

Cosa voglio dirti con tutto questo?

Non serve il talento per raggiungere certi traguardi.
Il talento si costruisce.
Con volontà. Con coraggio. Con la voglia di non mollare.

La chiave è la persistenza.
Quando qualcosa non ti riesce… la rifai.
Quando non hai opportunità… le crei.

Non avevo lavori da pubblicare sui social? Me li sono inventati.
Non trovavo fotografi seri con cui collaborare? Ho imparato a fotografare da sola.
Nessuno mi chiamava per editoriali? Li creavo io, dal nulla.

E so che tu che mi leggi capisci bene cosa vuol dire non avere tempo, vivere una vita piena, essere sempre di corsa tra casa, lavoro e figli da accudire.

Ma il tempo lo trovi. Sempre.
Magari mentre il tuo bambino ti gira intorno, o mentre la tua amica si presta come “cavia”, o anche con lui in braccio.
Per ottenere grandi risultati, non serve fare tutto subito: bastano tanti piccoli passi, fatti con costanza.

💫 Se senti che anche tu hai una scintilla dentro e vuoi provare a coltivarla…

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Anche se parti da zero, anche se hai mille dubbi, anche se ti senti fuori luogo… sei nel posto giusto.