
Aprire la Partita IVA come Makeup Artist: cosa sapere davvero (senza stress!)
- Posted by rozidasilva
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 - Date Ottobre 9, 2025
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															Aprire la Partita IVA come Makeup Artist: cosa sapere davvero (senza stress!)
Quando si inizia a lavorare in questo settore del makeup, molti pensano che sia solo un hobby, non un vero lavoro. All’inizio me lo chiedevano spesso… ora non più. Forse perché sono cresciuta come professionista, forse perché ho acquisito più sicurezza in me stessa. Un po’ grazie al mio percorso lavorativo, un po’ grazie alla meditazione, che mi ha aiutato a tirare fuori la mia vera essenza: più tranquilla, più serena.
Dopo il primo step – quello in cui inizi a lavorare nel settore e cominci a costruirti una clientela – arriva una domanda inevitabile: come gestire la parte fiscale?
All’inizio puoi cavartela con la ritenuta d’acconto, ma appena superi i 5.000 euro annui… zac! entra in gioco la partita IVA. È obbligatorio, per essere in regola. E fidati, se lavori bene, quel limite si supera presto. In più, per certe collaborazioni è praticamente impossibile procedere senza una partita IVA.
Nel frattempo puoi lavorare tramite agenzie con contratto e ritenuta, oppure usare moduli PDF precompilati che trovi online e personalizzarli in base alle tue esigenze. Fino a quando… basta, arriva il momento in cui la partita IVA diventa necessaria.
Le paure iniziali (e perché non sono poi così terribili)
All’inizio la partita IVA fa paura. Pensi subito: “oddio, il commercialista, le tasse, le fatture…”
Ma la verità? Il commercialista è la parte facile. La vera sfida è mantenersi a galla tutto l’anno, anche nei periodi morti. Se però ti organizzi bene e tieni sotto controllo le entrate, anche i mesi più lenti si superano.
Il passaggio può essere più semplice se apri la partita IVA mentre sei ancora dipendente: hai un’entrata fissa e puoi testare il campo senza ansia.
Burocrazia e miti da sfatare
La parte veramente difficile è… la burocrazia. E trovare un commercialista che capisca davvero il nostro lavoro.
Spesso ti sentirai dire che se non sei estetista, non puoi truccare in Italia. Falso.
Quello che interessa davvero allo Stato è che tu paghi le tasse, abbia il codice ATECO corretto e operi in regola. Non serve frequentare una scuola di estetista, a meno che tu non voglia anche offrire trattamenti estetici. (Io, per esempio, non l’ho mai considerato).
Ma se posso lavorare con la ritenuta d’acconto… perché dovrei aprire la partita IVA?
Bella domanda! Ecco la mia risposta:
Perché così inizierai a vederti come una vera professionista, e il mondo inizierà a vederti allo stesso modo.
Ti sentirai più alla pari delle tue colleghe, acquisirai rispetto (anche da parte dei clienti) e sarà il primo passo per costruire una carriera solida.
Quando il sogno diventa… fattura ordinaria
Ti auguro – anzi, auguro a tutte noi – di arrivare al punto in cui si passa alla fatturazione ordinaria.
In Italia succede automaticamente quando superi gli 85.000 euro annui. Certo, pagherai più tasse, ma significa che le cose stanno andando alla grande! Magari non solo truccando, ma anche offrendo altri servizi complementari.
Il codice ATECO giusto per noi Makeup Artist
Il codice più usato nel nostro campo è 960909 – Altri servizi alla persona n.c.a.
Poi puoi aggiungere altri codici, in base ai servizi che offri. Nel mio caso, per esempio, ho aggiunto anche quello per la fotografia, visto che fa parte della mia formazione.
INPS, contributi e cose da sapere (senza panico)
A differenza di altre professioni, non abbiamo un albo professionale.
Nel regime forfettario, versiamo contributi minimi fissi e una percentuale sulle entrate. È una formula più leggera, perfetta per chi inizia.
Attenzione però: alcuni codici ATECO legati al beauty (come estetiste e parrucchieri) pagano molto di più, quindi è fondamentale farsi consigliare bene dal commercialista.
POS: sì o no?
La risposta è: sì, assolutamente!
Ormai è facilissimo gestire i pagamenti elettronici.
Con app come SumUp puoi usare direttamente il telefono, senza nemmeno dover comprare un POS fisico.
È sempre utile offrire diversi metodi di pagamento: contanti, bonifico istantaneo, POS… così eviti imprevisti (e clienti poco corretti).
E le spese? Sarebbe bello scaricarle…
Lo so, sogniamo tutte di scaricare benzina, autostrada, hotel, trucchi, attrezzature…
Ma nel regime forfettario purtroppo non si possono detrarre. Consoliamoci col fatto che paghiamo meno tasse rispetto ad altri regimi, anche se ci sembrano sempre tante quando arriva il momento del versamento 😅
In fondo, se versi tanto… vuol dire che hai guadagnato tanto!
Quando aprire la partita IVA?
Non ti consiglio di aprirla subito.
Meglio un anno di rodaggio, per capire come gira il settore, quanto riesci a guadagnare, come gestire le entrate.
Ma sappi che è solo con la partita IVA che scatta il vero salto di mentalità. Ti senti dentro al mestiere e ti dai più da fare. È una spinta!
Come aumentare le entrate all’inizio?
- Affitta una poltrona da parrucchieri o estetiste, anche solo per una giornata
 - Fai offerte speciali nei periodi di festa
 - Lascia bigliettini da visita a ogni cliente, sempre
 - Cura l’aspetto professionale e l’atteggiamento: la prima impressione conta, eccome!
 
Risorse utili
Nel Corso di Teoria che trovi sul sito dell’academy, parlo di tutto questo: come iniziare, gestire le parti “noiose”, ma anche come brillare da subito ed evitare tanti errori.
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